Nuovo redditometro al via, iniziano i primi controlli

Dopo settimane di prova, è entrato in vigore ieri, 19 agosto, il nuovo redditometro. Sono terminati infatti gli ultimi test che hanno dato esito positivo sulla funzionalità delle interconnessioni fra le 128 banche dati: da esse il software dell’Agenzia delle Entrate prenderà i dati necessari per effettuare i riscontri sui redditi dei contribuenti.

 

Da subito, quindi, lo strumento sarà in grado di generare la prima lista di potenziali evasori fiscali, che sembrano essere 35 mila, i quali potrebbero ricevere, già a settembre, l’invito da parte dell’Agenzia a presentarsi nei suoi uffici per dare conto di come abbiano effettuato le spese rilevate in relazione al reddito che hanno dichiarato.

 

L’Agenzia delle Entrate ha poi diffuso nei giorni scorsi la circolare con le istruzioni operative del nuovo accertamento sintetico.

 

Nella selezione dei contribuenti a maggior rischio di evasione, l’Amministrazione finanziaria prenderà in considerazione solo spese e dati “certi”, presenti in Anagrafe tributaria o nella dichiarazione dei redditi, e non terrà conto delle spese medie Istat.

 


Il nuovo metodo di ricostruzione del reddito si applica agli accertamenti relativi ai redditi dichiarati a partire dal 2009, mentre per quelli precedenti valgono le vecchie regole. Il nuovo redditometro non applica coefficienti alle singole voci, ma la spesa vale per il suo ammontare.


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