"Se le condizioni meteo marine lo consentiranno, le operazioni
di ribaltamento della Costa Concordia – ancora adagiata sul fianco destro di
fronte al porto dell'Isola del Giglio - inizieranno alle 6 di lunedì”, 16
settembre. “In ogni caso, ogni decisione sugli interventi verrà sempre presa
alle 14 del giorno precedente" durante tutti i lavori del cosiddetto parbuckling. Lo ha
detto il commissario per l'emergenza Concordia, Franco Gabrielli, durante una
conferenza stampa a Roma, illustrando le modalità con cui la nave verrà
recuperata e riportata in posizione verticale.
La complessità del lavoro e le incertezze-
“Ad oggi, 12 di settembre, il progetto autorizzato è nella sua fase 6 e andremo
a renderlo esecutivo”. Per quanto sia remota la possibilità di rottura del
relitto nel corso dell'operazione, i rischi maggiori per la riuscita del
progetto “sono la capacità della struttura di resistere agli sforzi cui sarà
sottoposta”, ha spiegato Gabrielli. “Tutti i costi dell'intervento sono a
carico della Costa e delle assicurazioni, per il contribuente italiano
l'operazione è a costo zero” ha aggiunto.
Lunedì “ci sarà la prova del nove e
vedremo i riscontri del lavoro fatto in questi mesi. Come tutte le cose mai
sperimentate prima – ha proseguito ancora- ci sono elementi di incertezza e non
lo dico perchè voglio mettere le mani avanti riguardo ad eventuali conseguenze,
ma solo per far capire bene di cosa stiamo parlando”.
Al Giglio fino a primavera- Le operazioni inizieranno
il 16 settembre, ma la nave rimarra al Giglio "fino a primavera",
ha detto il capo della protezione civile. “Era
necessario fare questo lavoro adesso, già la prossima primavera sarebbe stato
un problema più grosso” ha spiegato.
In sostanza, Gabrielli ha spiegato che nei prossimi mesi si porranno
"due grossi problemi. Il primo sarà verificare le condizione della
fiancata sommersa perché sono sconosciute, nonostante le ipotesi fatte. Questo
ci darà le tempistiche. Poi cinque dei cassoni che sistemeremo sulla fiancata
di dritta (quella sommersa) andranno a collidere con il fondale, quindi la nave
dovrà essere sollevata di 2 metri e spostata". Sono state prese tutte le
necessarie "contromisure per la sicurezza nel corso della permanenza della
nave in acqua in questi mesi" ha assicurato il prefetto. Gabrielli ha però
anche spiegato che sebbene si punti ad un risultato positivo, vista la
"complessità del lavoro, abbiamo in testa anche varie e ulteriori
opzioni".
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