Riccometro in arrivo, ecco come sarà il nuovo Isee: addio ai furbetti del Welfare

Dopo il redditometro e lo spesometro, arriva anche il nuovo riccometro. E’ il nuovo strumento, già varato dal governo Monti, per beccare i furbetti del Welfare, quelli cioè che usufruiscono di servizi sociali senza averne diritto rubandolo invece a chi ne ha realmente bisogno; detto in altre parole, si tratta di un modo per stanare che coloro che, pur vivendo agiatamente, riescono a scalare le graduatorie e ad accaparrarsi servizi sociali, borse di studio e posti in asili nido. In sostanza, uno strumento attraverso cui il governo Letta, ereditando l’idea dal precedente esecutivo, si pone l’obiettivo di rendere più chiaro e trasparente l'accesso a tali servizi.

E’ stata infatti licenziata ieri dalla Conferenza Stato-Regioni, dopo mesi di lunghi tira e molla, la riforma dell’Isee, l'indicatore della situazione economica equivalente, più semplicemente noto come “riccometro”.  Presentato a Roma dai ministri degli Affari regionali e del Welfare Graziano Delrio ed Enrico Giovannini, insieme a Vasco Errani, il presidente dell'Unione Province Italiane, Antonio Saitta, e Alessandro Cattaneo, presidente facente funzioni dell'Anci e sindaco di Pavia, il nuovo indicatore della situazione economica equivalente, sotto forma si Dpcm, passerà adesso all'attenzione delle commissioni parlamentari, ma solo per un parere. Poi a breve arriverà l'ok definitivo del Governo, come ha assicurato il Ministro del lavoro  Giovannini, che punta molto sul nuovo Isee anche per graduare l’esenzione dall’Imu sulla prima casa e quella dai ticket sanitari. 

Giovannini si è augurato infatti “che il Parlamento esprima il più presto possibile il parere necessario. Ogni giorno, con il vecchio Isee, siamo in condizioni subottimali, prima questo strumento passa, prima diventa reale. Un giorno in più con il vecchio sistema è un giorno in più di ingiustizia”. Dopo 15 anni, il vecchio Isee, ha mostrato infatti tutti i suoi difetti.

Al contrario, “il nuovo Isee è uno strumento di equità e, crediamo, di giustizia che permette di uscire da un vizio tutto italiano: il fatto che non si pensi che, fruendo di prestazioni agevolate, si tolga questo diritto ad altri, che ne hanno realmente bisogno”, ha detto il ministro Delrio durante la conferenza stampa di presentazione del provvedimento.

Ma cosa cambia con il nuovo Isee? Ecco le novità principali.

Uno dei cambiamenti più significativi è che non si terrà conto solo del reddito dichiarato nel 730 e gli immobili, ma di tutte le entrate. Nel calcolo entrano ora anche depositi e conti bancari, Bot, obbligazioni, azioni e patrimoni dati in gestioni, comprese le rendite finanziarie in genere. E inoltre gli assegni per i figli, le pensioni di invalidità o le borse di studio. Anche il patrimonio immobiliare contribuirà ad alzare il reddito, mentre si potrà portare in detrazione l’assegno al coniuge.

Non basteranno più le autocertificazioni sul conto in banca, nascondendo dal calcolo i risparmi e sostenendo quindi di non avere un conto in banca. E’ l’espediente usato dall’80% degli italiani, ma al Sud sono il 96%. Esse andranno infatti incrociate con la banca dati del Fisco e Inps. E' previsto un vero e proprio "setaccio elettronico" per stanare i furbetti che presentano a comune, asl, università ed enti dichiarazioni non vere. 

Nel mirino del Fisco entreranno anche le auto di lusso, le moto di grossa cilindrata, gli yacht, che faranno guadagnare punti e spingeranno in alto l'indice del Riccometro, rendendo più difficile l'accesso ai benefici del welfare.  In sostanza, a rimanere fuori dai servizi sociali saranno tutti quei contribuenti con bassi redditi Irpef, ma che hanno poi auto di lusso, barche e moto under 500cc. 



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