L'omicidio di Meredith Kercher, la studentessa inglese
uccisa a Perugia nel novembre 2007, potrebbe
essere stato conseguenza di un "un gioco erotico spinto di gruppo, che
andò deflagrando, sfuggendo al controllo". Lo scrive la prima sezione penale della
Corte di Cassazione nelle motivazioni della sentenza, che lo scorso 25 marzo ha annullato
con rinvio le assoluzioni
pronunciate in appello per Amanda Knox e Raffaele Sollecito, e che è stata depositata
oggi 18 giugno.
La sentenza sembra accogliere pienamente le
conclusioni alle quali erano giunti i giudici di primo grado, quando
condannarono i due ragazzi, rispettivamente a 26 e 25 anni di carcere.
Secondo la Cassazione, che ha ordinato una nuova
valutazione alla Corte di Assise d'Appello di Firenze, sono stati completamente "sottovalutati" gli indizi
a carico di Amanda e Raffaele. La prima sezione penale dice che "il giudice del rinvio dovrà
porre rimedio, nella sua più ampia facoltà di valutazione, agli aspetti di
criticità e contraddittorietà, operando un esame globale e unitario degli
indizi".
Questa "valutazione osmotica sarà decisiva
non solo a dimostrare la presenza dei due imputati nel locus commissi delicti,
ma ad eventualmente delineare la posizione soggettiva dei concorrenti di Rudy
Guede", l'ivoriano condannato definitivamente a 16 anni di
reclusione con rito abbreviato.
Secondo i giudici infatti, Guede non ha agito da
solo, proprio perche condannato "per concorso in omicidio della giovane
studentessa". La pronuncia
impugnata “presta il fianco al lamentato vizio di violazione di legge e
di difetto di adeguata motivazione nel passaggio cruciale della ricostruzione
del fatto che attiene alla presenza di concorrenti nel reato, nell'abitazione
nella disponibilità oltre che della vittima, della sola Knox, in quella
maledetta serata, profilo che non va sicuramente inteso in un automatismo
probatorio, ma che costituisce un segmento significativo nell'itinerario
costruttivo" scrive ancora la Cassazione.
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