Processo Scazzi, pm: ergastolo per Cosima e Sabrina, nove anni per lo zio Michele


Ergastolo per Cosima Serrano e la figlia Sabrina Misseri, accusate dell’omicidio (aggravato da motivi abbietti, minore età della vittima e legame di parentela) e del sequestro di Sarah Scazzi avvenuti il 16 agosto 2010 ad Avetrana.  E’ questa la condanna che i pubblici ministeri Buccoliero e Pietro Argentino hanno chiesto alla Corte d’Assise. Sabrina risponde anche di calunnia nei confronti di Maria Pantir, la badante di casa Scazzi. Nove anni di reclusione è la condanna richiesta per lo zio Michele Misseri, accusato di soppressione di cadavere e furto.  

I pm- "Un delitto per motivi abietti", ha detto il procuratore aggiunto di Taranto, Pietro Argentino, iniziando la sua requisitoria. "Sabrina stessa ammette che aveva scatti d'ira anche per cose non importanti. Lei non aveva solo risentimento nei confronti di Sarah perché avrebbe letto alla presenza di altri un sms di Sabrina riferito ad Ivano e per aver riferito al fratello Claudio del rapporto sessuale avuto dalla stessa Sabrina in auto con Ivano, ma anche rabbia perché Ivano l'avrebbe umiliata più volte pubblicamente". 

Molto dure le parole del pm Mariano Buccoliero un attimo prima delle richieste di condanna all'ergastolo: "La procura della Repubblica è costretta a chiedere queste condanne per le modalità dell'azione, la capacità a delinquere, i modi, i luoghi. Sarah è morta dove è stata cresciuta. E' entrata in quella casa per andare a mare, è uscita in lacrime, è stata ripresa in lacrime, riportata in casa in lacrime ed uccisa in lacrime. Lacrime che non hanno sortito alcun effetto". I pm hanno chiesto il massimo della pena per le due donne (con sei mesi di isolamento diurno ed interdizione perpetua dai pubblici uffici) per la gravità del danno, "togliere la vita ad una ragazzina di 15 anni, privare la madre persino della possibilità di andare a piangere su una tomba". 

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