Immatricolazioni auto in Europa: a gennaio il mercato crolla dell’8,5%, peggiore dato dal 1990

Nuovo record negativo nel 2013 per le immatricolazioni di auto nuove in Europa, nei 27 paesi dell’Ue e dell Efta ((Islanda, Norvegia e Svizzera).  A gennaio calano  dell'8,5% (rispetto al primo mese del 2012), e ammontano a 918.280 unità, il peggior dato dal 1990. E' quanto emerge dai dati diffusi dall'associazione dei produttori Acea, che non riesce più a commentare questi dati. Si tratta di un chiaro segno che la crisi durerà anche per tutto il 2013 e forse anche oltre.

Mercati- I Paesi dell'area euro sono quelli che perdono di più: il 12,8% a fronte di una crescita complessiva del 6,1% dei mercati che non adottano la moneta unica. Tra i cinque principali mercati, trend negativo per la Francia (-15,1%), per l'Italia (-17,7%) e per la Spagna (-9,6%). Anche la Germania non resta indenne dalla crisi  e segna un calo delle immatricolazioni dell'8,6%. In recupero solo Regno Unito (+11,5%). A gennaio, il Belgio ha superato il paese iberico, in crescita del 13,3%. Con 50.684 consegne diventa il quinto mercato occidentale dietro Germania, Gran Bretagna, Francia e Italia.

Gruppi- Le case automobilistiche sono in chiara difficoltà che va ben oltre  la soglia di sopravvivenza, soprattutto per chi vende solo in Europa. Fiat Group Automobiles perde ancora, avendo immatricolato nell'Ue a 27 più i Paesi Efta 61.010 nuove autovetture, in calo del 12,4% rispetto alle 69.607 unità di gennaio 2012. 

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