Prestiti bancari, tassi in continua crescita per le famiglie italiane

Continua la corsa al rialzo dei tassi sui prestiti e sui mutui applicati dalle banche. Lo denuncia l'associazione dei consumatori Adusbef in un recente studio, secondo cui ad aumentare è di conseguenza anche il differenziale con i tassi che vengono applicati nell'area euro.
Infatti, un cittadino italiano che richiede alla banca un mutuo trentennale di 100.000 euro, dovrà pagare ben 33.840 euro in più rispetto ad un cittadino di un qualsiasi Paese dell'Eurozona. E non si tratta poi di un semplice rialzo, ma di una vera e propria accelerazione. Basti pensare che solo a luglio di quest'anno, l'importo da versare in più era già di oltre 30.000 euro. Ciò significa che in meno di tre mesi abbiamo assistito all'ennesimo balzo dei tassi applicati dagli istituti di credito.
Le stesse considerazioni vengono fatte per un prestito dello stesso importo, ma con scadenza a 20 anni. Secondo lo studio dell'Adusbef, un italiano dovrà sborsare 20.400 euro in più rispetto ad un cittadino residente in uno degli Stati di Eurolandia. A luglio, i livelli di tasso era di poco oltre i 18.000.
Di tutt'altro avviso è invece il presidente dell'Abi (Associazione bancaria italiana) Antonio Patuelli, secondo cui per fare simili osservazioni bisogna basarsi su dati certi e non su preconcetti. Dal Road Show dell'Abi a Modena, Patuelli ha detto che "l'invito alle banche a fare il loro dovere è una giaculatoria".

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