“Non sono stato reticente con i
magistrati. E non lo sarò in futuro. Sono un uomo pericoloso, ma perché
motivato. Se uno fa una scelta, va fino in fondo. Mi sottovalutavano in
tanti. Errore" afferma l’ex senatore dell'Idv Sergio De Gregorio, che ha ammesso
di essersi fatto comprare da Berlusconi per 3 milioni di euro per far
cadere il governo Prodi. "Il mondo è cambiato, la valanga è solo
all'inizio, mi auguro che altri
facciano la loro operazione
verità", dice ancora in un'intervista
a La Repubblica , puntando poi il dito soprattutto su
Valter Lavitola: "E' in carcere da quasi un anno, il suo silenzio è
inutile e inopportuno. Il sacrificio di sapere che la tua famiglia soffre e tuo
figlio cresce senza di te, non ha prezzo. Non c’è denaro che tenga". E poi insiste precisando che l’ex premier lo ha
"deluso, amareggiato, ma non ho rancore". Poi incita anche gli altri
a parlare.
Operazione Libertà- Preferisce non fare i nomi di altri ma ecco cosa
dichiara: "certo vedevo un attivismo enorme. Berlusconi in quel periodo si occupava solo di quello",
ossia dell’Operazione Libertà, il tentativo di carpire le volontà dei senatori ed offrire loro di
passare al Pdl. “Tutte le riunioni a
Palazzo Grazioli erano finalizzate all'obiettivo. Se ne occupavano in tanti. E
Lavitola ha guadagnato le sue buone referenze nell'Operazione. Devo dire che
l'unico a crederci era Berlusconi. Mi colpì Fini, rassegnato: 'Ma facciamoceli
questi anni di opposizione. Io e Pier Ferdi, cinque anni, anagraficamente, li
possiamo reggere'" ha aggiunto.
“Non ho chiesto sconti ai magistrati, andrò
serenamente agli arresti e rifletterò sul disvalore di alcune mie condotte” ha
dichiarato inoltre De Gregorio al Tg La7.
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