Iniziato questa mattina il processo all’ex
capogruppo del Pdl alla Regione Lazio, Franco Fiorito. Arrestato
il 2 ottobre scorso e agli arresti domiciliari dal 27 dicembre, Fiorito è
arrivato al Tribunale di Roma, a piazzale Clodio, dopo le 9, accompagnato da
uno dei suoi legali, per la prima udienza del dibattimento con il rito
abbreviato, che è durata due ore a porte chiuse.
Fuori dall’aula si è soffermato con i
giornalisti e ha detto: "Non posso parlare, i giudici mi hanno vietato di
farlo", ha detto. “In
questo momento non penso alla campagna elettorale ma se sarà ristabilita la
verità sono pronto a tornare in politica. In carcere sono stato molto male ma
ora ai domiciliari va meglio”, ha aggiunto.
“Er Batman” è accusato di
peculato per essersi appropriato illegalmente di circa un milione e 400 mila
euro dai fondi del gruppo consiliare del partito. Secondo
l'accusa, Fiorito avrebbe utilizzato i fondi per lui e altri, consumandoli tra
l'altro tra ostriche, champagne, viaggi, auto di lusso e dimore prestigiose.
Secondo quando risulta dai documenti sequestrati dalla Guardia di finanza, l'ex
capogruppo avrebbe fatto in due anni 193 bonifici dal conto del Pdl al proprio,
per un totale di circa 753 mila euro.
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