Boccata d’ossigeno per Alitalia. Dopo la riunione informale che si è
tenuta a Milano nei giorni scorsi tra i maggiori azionisti, anche dal consiglio
di amministrazione di Alitalia arriva
il via libera alla proposta di finanziamento da 150 milioni di euro che ogni socio potrà
sottoscrivere in base alla quota azionaria detenuta (pro quota).
La liquidità viene così rivitalizzata, almeno per il momento, anche
se tale cifra è considerata il minimo per andare avanti con
una certa tranquillità. L’azienda dovrebbe chiudere il 2012 con un rosso
vicino ai 180 milioni di euro. Se si sommano poi le perdite
dei tre anni precedenti e quelle
accumulate nei mesi invernali, il capitale è stato quasi azzerato.
Secondo indiscrezioni, il prestito avrà
un tasso dell'8% e alla sua scadenza, che però ancora non è stata resa nota,
verrà convertito in azioni.
Come si legge in un comunicato, il board di ieri ha deliberato
di convocare per il 22 febbraio l’assemblea dei soci, con Air France e i cosiddetti 21 patrioti di Silvio
Berlusconi capitanati da Intesa SanPaolo e
dalla Immsi del presidente Roberto Colaninno, che
dovrà approvare definitivamente l’operazione. Resta invece fissato per lunedì 25 il consiglio di amministrazione sui
conti.
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