Ue, Rehn: più tempo ai Paesi in crisi per il rientro dal deficit


Più tempo per raggiungere gli obiettivi di bilancio. Se la crescita economica rallenterà, ai paesi dell'Unione Europea con deficit eccessivo, che stanno portando avanti un programma di consolidamento fiscale, potrà essere concesso più tempo per correggerlo. Lo ha annunciato il commissario Ue agli Affari Economici e Monetari, Olli Rehn, in una lettera indirizzata ai ministri delle Finanze europei. "I programmi di consolidamento dei conti di ogni Paese sono dettagliati in termini cosiddetti strutturali, il che significa al netto degli effetti del ciclo di business e delle misure una tantum sul budget. Se la crescita dovesse deteriorarsi inaspettatamente, un Paese potrebbe ricevere del tempo aggiuntivo per correggere il proprio deficit eccessivo, purché abbia fornito lo sforzo fiscale strutturale concordato" ha scritto Rehn.

"Queste decisioni sono già state prese l'anno scorso nei riguardi della Spagna, del Portogallo e della Grecia", ha precisato Rehn, spiegando altresì che nella Ue il debito è passato dal 60% prima della crisi al 90% di adesso. "E' ampiamente riconosciuto che quando sale sopra quel livello ha effetti negativi sul dinamismo economico che si traduce in un abbassamento della crescita per molti anni” ha sottolineato.

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